Formazione, Senza categoria, Sicurezza sul lavoro

Fase 2 – Strane informazioni

Visto che sono un rompipalle conclamato vorrei essere chiaro su alcuni argomenti che in questi giorni mi sono stati richiesti un numero considerevole di volte. Alcune delle considerazioni che riporterò nell’elenco seguente potranno risultare antipatiche o “scomode” ma, se non altro trovano riscontro nei dati ufficiali reperibili agilmente in rete alla data di oggi (5/5/2020)

– L’utilizzo delle mascherine in ambiente di lavoro (così come ovunque) è obbligatorio in tutti i casi in cui la distanza di sicurezza di almeno 1 metro non può essere garantita

– Le mascherine in ambiente di lavoro devono essere “a norma”. Visto il caos in questo momento non è facile reperirle

– Le mascherine FFP2 lavabili sono come gli unicorni. Non esistono. Se esistono sono dei cavalli travestiti e quindi non hanno poteri magici

– Le mascherine chirurgiche e le mascherine a tre strati sono cose differenti ma, se dobbiamo andare a fare la spesa vanno bene anche le seconde

– Le mascherine servono a proteggere le vie respiratorie. Il naso è un via respiratoria!

– Mutande e assorbenti non sono sostitutivi idonei delle mascherine (anche se per alcuni soggetti le prime andrebbero benissimo); stesso discorso vale per carta forno, Scottex, vecchie magliette ed altre amenità

– La sanificazione con OZONO è sconsigliabile e non obbligatoria (se vi interessa sapere perchè basta una breve ricerca in rete su siti con un minimo di validità scientifica)

– La sanificazione con UV-C va bene per piccole superfici ed oggetti. Non va bene sugli esseri umani, non va bene in ambienti e in tutte quelle occasioni nelle quali si possono creare “zone d’ombra”

– La sanificazione può essere svolta dall’impresa stessa con debiti accorgimenti e in tutti i casi in cui non è esclusa (magari una lettura al DPCM del 24/4/2020 ed agli allegati che ci interessano) diamogliela, è gratis e leggere è un buon esercizio per la mente

– La sanificazione se deve essere svolta da impresa esterna (che deve certificarla) non può essere fatta dall’impresa di “mio cugggggino che è tanto bravo e costa poco!” tranne che il cugino in questione disponga di responsabile tecnico e abilitazione tecnico professionale riportata in visura

– I corsi obbligatori COVID-19 non esistono

– I corsi obbligatori per l’addetto aziendale alla sanificazione non esistono

– I corsi obbligatori per COVID MANAGER non esistono

– La porzione di pratica dei corsi riconosciuti e/o normati non si può fare in FAD (nemmeno tramite simulatori)

– I corsi per l’uso delle mascherine (DPI III categoria) possono essere svolti in azienda seguendo le corrette istruzioni d’uso dei produttori o utilizzando il materiale didattico presente gratuitamente, ad esempio, sul sito del Ministero della Salute

– Il medico competente non può rifiutarsi di svolgere regolarmente le sorveglianze sanitarie

– Il medico competente deve essere coinvolto nella gestione aziendale dei protocolli anticontagio e di igiene

– Il datore di lavoro non può autonomamente contattare il medico curante del lavoratore

– Il medico di base non può dare idoneità o inidoneità alla mansione ma al limite giorni di mutua

– I test sierologici non sono obbligatori per le aziende

– I test sierologici non sono ancora considerati affidabili

– Lo smart working non vuol dire semplicemente lavorare a casa come se si fosse in ufficio

– Le barriere in plexiglass o altri materiali sulle scrivanie non sono obbligatorie, nessuna legge le impone

– Non esiste una metratura standard per gli uffici con più persone

– La distanza i un metro è la distanza minima. Se è maggiore va bene.

– Se quando sono seduto alla scrivania allungando le braccia a destra e sinistra tocco i miei colleghi siamo troppo vicini!

– Due persone in un ufficio da 50 mq devono avere a disposizione le mascherine se c’è l’eventualità che, per attività svolta possano dover essere costretti ad avvicinarsi al di sotto della distanza di sicurezza

– Se più lavoratori hanno strumentazioni o macchinari in comune bisogna prendere debite misure di tutela

Ci sarebbero ancora altri interessanti punti da aggiungere all’elenco ma, per ora direi che basta così. Ultimo consiglio ed appunto: ognitanto prima di dire o fare strane cose, in questo delicato periodo può essere utile documentarsi (su fonti ufficiali e non su siti tipo “lecodellaflatulenza.com”) e, nel dubbio, non fidarsi di ogni pubblicità trovata sui social.

Buona fase 2 (finchè dura).